Nuoto per disabili
L'Acqua come elemento di rieducazione per i disabili
Il nuoto per disabili e in generale qualsiasi attività riabilitativa in acqua sono, al giorno d’oggi, caldamente consigliate dai migliori medici.
Ed effettivamente l’acqua è l’elemento migliore per far fare dell’attività motoria ai disabili. Questo perché, come spiega il principio di Archimede, quando un corpo è immerso nell’ acqua riceve una spinta verso l’alto uguale al volume di acqua spostato per cui il corpo perde una percentuale di peso che è direttamente proporzionale alla profondità a cui si è immersi.
Ciò si traduce per i disabili in un minore carico sulle parti lese e di conseguenza una maggior possibilità di movimento.
Per consentire alle persone disabili di compiere attività motoria in acqua in modo adeguato è necessario prima di tutto eliminare tutti quegli ostacoli. Essi potrebbero rendere difficoltoso l’ingresso in acqua e dotarsi invece di strumenti tipo sistemi di sollevamento e rampe.
A questo proposito è necessario anche dotarsi di attrezzature che permettano anche al terapista di essere in acqua con la persona disabile. Oppure che gli permettano di rimanere vicino a lui anche se fuori dalla vasca.
Lo stile preferito e i vantaggi per i disabili
I vantaggi di cui un disabile può godere facendo attività motoria in acqua sono, la riduzione del dolore, un’ampiezza maggiore dei movimenti, una postura più equilibrata.
All’inizio non è sicuramente facile in quanto il disabile deve prima imparare a prendere confidenza con l’acqua e a mantenere il controllo del suo corpo e quindi l’equilibrio in acqua e per questo saranno necessarie diverse sedute.
Siccome la maggior parte dei disabili può utilizzare gli arti superiori e non gli arti inferiori sarà compito dell’istruttore trovare un modo per poter nuotare utilizzando maggiormente le braccia.
Ad esempio, quando lo stile richiede che le braccia si muovano in senso alternato è necessario fare dei piccoli movimenti con il palmo della mano mentre l’altro braccio sta compiendo la bracciata in modo da evitare che il busto ruoti.
Lo stile preferito e più praticato dai disabili è lo stile libero. Anche se il più facile è lo stile a dorso in quanto la testa rimane fuori dall’acqua e quindi non ci sono problemi legati alla respirazione e di conseguenza fa meno paura.
Lo stile a rana è invece il più difficile soprattutto per chi ha disabilità nelle gambe o per chi ha una lesione a livello cervicale in quanto non è in grado di sollevare la testa per respirare.
Gli attrezzi per la riabilitazione dei disabili
Gli strumenti utilizzati maggiormente nel campo delle terapie per la riabilitazione sono:
- Tapis roulant a funzionamento meccanico: lunghezza: 155 cm, larghezza: 65 cm, altezza: 135 cm, peso 60 Kg. Funziona come un normale tapis roulant.
- Acquabike: si tratta di una cyclette progettata e costruita completamente in acciaio inox per renderla resistente all'acqua. Può essere posizionata a diverse profondità che oscillano tra i 100 e i 170 cm. E’ regolabile su 3 livelli: principiante, intermedio e avanzato.
- Acquafitbike: è dotato di due parallele a cui si aggiunge il sistema della pedalata che a differenza dell’acquabike è removibile. Questo permette di utilizzare l’attrezzo anche per altre attività.
- Sci di fondo: lunghezza: 141 cm, larghezza:92 cm, altezza:112 cm, peso 32 Kg. E’ un attrezzo che permette di simulare i movimenti che si compiono durante lo sci di fondo. E’ dotato infatti di un meccanismo tale per cui le braccia e le gambe si muovono in senso alternato.Ciclo vogatore: lunghezza:114 cm, larghezza: 106 cm, altezza:110 cm, peso: 56 kg. Consiste in una bicicletta subacquea a braccia. Il sellino può essere regolato in molteplici posizioni consentendo la completa immersione di braccia e spalle.
Idrospinning
La cyclette in piscina - Idrobike
Cos'è Idrospinning
Idrospinning è una tecnica di acqua fitness che si avvale dell’utilizzo di una cyclette acquatica, la cosiddetta idrobike. Si tratta di una normale cyclette, però progettata appositamente per questo tipo di attività fisica e costruita interamente in acciaio inox al fine di renderla resistente alla lunga permanenza in acqua.
L'idrobike non provoca turbolenze eccessive all'interno della vasca e questo consente di utilizzare più biciclette contemporaneamente all'interno di una stessa piscina. Nella pratica l’idrospinning corrisponde alla cyclette normale con la sola differenza che l’idrospinning lega i fondamenti dello spinning con gli effetti che produce praticandolo in acqua con risultati 10 volte più efficaci e visibili in minor tempo. Il movimento in acqua durante l’idrospinning infatti produce un effetto massaggiante che tonifica pelle e muscoli. La resistenza dell’acqua inoltre richiede un maggiore sforzo muscolare e di conseguenza un maggiore consumo di calorie.
Solitamente l’idrospinning avviene in una vasca la cui profondità oscilla tra dai 110 ai 180 cm. Si può pertanto decidere se fare idrospinning con l’acqua fino alla vita e quindi allenare maggiormente gli arti inferiori oppure posizionarsi ad una profondità più elevata in modo da poter allenare anche gli arti superiori.
La tipica lezione di Idrospinning
La tipica lezione di idrospinning si divide sostanzialmente in 3 parti:
- RISCALDAMENTO: solitamente la durata è di 10 minuti. Lo scopo è quello di preparare l’apparato cardiocircolatorio ad un’attività fisica più intensa. Il riscaldamento nell’idrospinning consiste nel sollevarsi dal sellino con piccoli slanci facendo peso sulle braccia.
- ESERCIZIO:
è la fase più intensa della lezione di idrospinning. Si svolge nei trenta minuti successivi al riscaldamento. Nel corso di questa mezz'ora si cerca di rassodare i muscoli addominali, dorsali, degli arti inferiori e superiori. Il ruolo principale spetta allo istruttore che ha il compito di stimolare l’interesse e la motivazione del partecipante, ad esempio inventandosi degli itinerari immaginari e modificando il ritmo della pedalata attraverso un sottofondo musicale che rende l’idrospinning ancora più vivace e divertente. L’idrospinning in questa fase può avvalersi anche di altri esercizi ginnici.
La pedalata durante l’idrospinning può essere fatta in avanti o all'indietro, inoltre l’idrobike consente di poter scegliere il livello di intensità. A questo proposito possiamo distinguere il livello principiante, intermedio e avanzato. - STRETCHING: serve per distendere i muscoli e riportare il sistema cardio-respiratorio ad al livello regolare. Gli si dedicano circa 5 minuti e si può fare sia in sella alla idrobike che appoggiati ai bordi della piscina.
I benefici dell’idrospinning
Gli effetti positivi dell’idrospinning si avvertono soprattutto a livello cardiovascolare. In quanto migliora la resistenza cardiocircolatoria. Tonifica i muscoli addominali, delle gambe, interno coscia, spalle e braccia. L’idrospinning inoltre non ingrossa la massa muscolare. Aiuta a ridurre notevolmente i tessuti adiposi e quindi a combattere la cellulite grazie al massaggio esercitato dalla pressione dell’acqua. E’ inoltre particolarmente indicato nei casi di riabilitazione in quanto evita i traumi alle articolazioni, ai muscoli o i traumi da sovraccarico tipici dello spinning a terra. È adatto alle persone di qualsiasi età e di qualsiasi livello, anche da chi non sa nuotare.
Controindicazioni dell’idrospinning
L’idrospinning non è adatta alle persone che affette da cardiopatie o ipertensione arteriosa.
L’ultima novità dell’idrospinning
Nell'ambito dell’idrospinning recentemente ha fatto il suo ingresso l’acquafitbike. Si tratta di un attrezzo che ha la stessa funzionalità dell’idrobike con la differenza che non è dotato di un sellino, in quanto si ritiene che il sellino, in un ambiente privo di gravità, sia inutile. Inoltre nell’acquafitbike il meccanismo della pedalata è rimovibile rendendo l’acquafitbike uno strumento adatto anche per le persone affette da rilevanti inabilità motorie. Attraverso l’utilizzo dell’acquafitbike l’idrospinning diventa più uno strumento di riabilitazione soprattutto per risanare patologie alla schiena, alle ginocchia e alle anche.