La piscina nell’ultimo ventennio ha decisamente cambiato volto. Diventando un punto di riferimento irrinunciabile per molte di persone, mutate grazie alle nuove caratteristiche sociali e anagrafiche.
- Da aspiranti nuotatori ad agonisti di livello
- a genitori con seguito di figli
- ai nonni che oggi frequentano attivamente le vasche
- ad atleti alla ricerca di sedi alternative per la preparazione atletica
- a chi vede nella piscina un luogo ricreativo e di svago
- alla sede ideale per superare gli ostacoli dell’ambiente “terrestre”
Una “metamorfosi” che ha contribuito ad avvicinare tanti praticanti e appassionati. Raggiungendo e superando cifre da fenomeno sociale di massa, che contrastano con il verticale calo di popolarità degli sport natatori. Un tempo generosamente ospitati dai media, oggi relegati ai margini ed episodicamente seguiti.
Una nuova veste per la Piscina
La dignità di un settore nobile come quello acquatico oggi viene riconquistata con la nuova stagione che sta vivendo l’ambiente. Sordo ai rifiuti delle testate sportive o dalle televisioni, domina la scena nel panorama degli sportivi praticanti, che fanno dell’attività motoria una filosofia di vita volta al benessere, alla salute, alla forma fisica.
La piscina del terzo millennio sta rinfrancando noi acquatici. Rivelando un nuovo volto più fresco, aggiornato, emotivamente coinvolgente e professionalmente qualificante. Una realtà in evoluzione dove convivono le passioni agonistiche con gli entusiasmi del “nuovo che avanza” e che rivela un’ambiente non più circoscritto rigorosamente agli addetti ai lavori. Aperto a tutti, giovani e meno giovani, nuotatori e “fitness-acquatici”, abili e disabili, sovra- e sub-acquei. Oggi il ruolo della piscina continua a modificarsi. Deve infatti saper rispondere alle esigenze più svariate dei suoi frequentatori, diversificando le attività proposte e deve saper elevare lo standard qualitativo della sua struttura, perché le norme igieniche e l’occhio vogliono sempre più la loro parte.